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Amalfi Coast – Valle delle Ferriere

Valle delle Ferriere


Alle falde dei Monti Lattari, nel cuore della costiera amalfitana, si nasconde un tesoro: la Valle delle Ferriere. Un’area di circa 500 mq disegnata dal corso del Canneto, un vivace torrente che si lancia in salti e cascate dando vita a un paesaggio di rara bellezza. La vegetazione tropicale tipica delle Azzorre o dell’India si intreccia con la macchia mediterranea nostrana. Esemplari unici come la Woodwardia radicans, una felce gigante e la Pinguicola hirtiflora, una pianta carnivora dai fiori rosa, arricchiscono la riserva.
Ampi boschi di castagno circondano l’area e si alternano alla gariga. Ad Acqualta le cascate più alte raggiungono i 20 metri, mentre a Palara il fiume forma un imponente canyon. Due percorsi permettono di scoprire le meraviglie del luogo compresi i resti delle antiche cartiere e della fabbrica dell’ opificio in cui si estraeva il ferro e da cui prende il nome la valle. Con un po’ di fortuna lungo i sentieri è possibile incontrare le salamandrine dagli occhiali e le lontre intente a pescare nel fiume.


Fonte “http://www.incampania.com/turismo.cfm?Menu_ID=175&Sub_ID=176&Info_ID=4013″
Photo © Alessandro Somma

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Amalfi Coast – Fiordo di Furore

Fiordo di Furore


Nonostante il nome con il quale è comunemente conosciuto, si tratta in realtà di una rìa, un ristretto specchio d’acqua posto allo sbocco di un vallone a strapiombo, creato dal lavoro incessante del torrente Schiato che da Agerola corre lungo la montagna fino a tuffarsi in mare, ed accogliente un minuscolo borgo marinaro che fu abitato, tra gli altri, da Roberto Rossellini (che vi girò il film L’amore) e da Anna Magnani, che era allora sentimentalmente legata al regista e che fu l’interprete di un episodio di quello stesso film. Un piccolo museo ad essi dedicato è ospitato in una delle casette.

Il fiordo è inoltre scavalcato dalla strada statale mediante un ponte sospeso alto 30 m, dal quale, ogni estate, si svolge una tappa del Campionato Mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze. Il Fiordo di Furore è stato Dentro al fiordo si trovano lo Stenditoio e la Calcara, si tratta di due edifici utilizzati per le produzioni locali. Lo Stenditoio era usato per asciugare i fogli di carta estratti dalle fibre di stoffa. La Calcara invece era adibita alla lavorazione delle pietre per l’edilizia locale.

Il fiordo appare anche nel romanzo Italy dies dello scrittore Alex Monti. Uno dei due protagonisti lotta con un assassino sul ponte stradale sovrastante e poi nel fiordo stesso.

Fonte “Wikipedia”
Photo © Alessandro Somma

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